Legge Fornero: meno di tre mesi per avere una pronuncia di primo grado in materia di licenziamenti.

Nell’arco di tre mesi licenziata e reintegrata. Questo quanto accaduto ad un’operaia di un’azienda produttrice di snack e patatine. La lavoratrice é fra le prime persone in Italia a beneficiare del nuovo procedimento giudiziario “lampo” in materia di impugnazione dei licenziamenti previsto dall’articolo 1 comma 47 e ss. della l. n. 92/2012 (“Legge Fornero”).

Il 4 luglio 2012 la lavoratrice viene licenziata dalla società a causa di un’inidoneità fisica non invalidante alla mansione per cui era stata assunta. A stabilirlo una valutazione del medico aziendale che aveva diagnosticato la patologìa. La donna, ritenendo ingiusto il licenziamento, ha impugnato la decisione dell’azienda ricorrendo al Tribunale di Mantova.

Il 28 settembre 2012 la velocissima sentenza è già depositata in cancelleria. Poco più di tre mesi per dire che il licenziamento è illegittimo e da annullare e che la dipendente deve essere reintegrata nel precedente posto di lavoro. All’azienda viene anche ordinato di pagare le spese legali alla dipendente licenziata ingiustamente e cinque mensilità di stipendio. La commissione medica dell’Asl ha infatti stabilito, vista la natura transitoria della malattia, l’idoneità della lavoratrice alla mansione, seppure con alcune limitazioni rispetto al passato.

I tempi di giudizio sono stati rapidissimi grazie alle nuove norme in materia di impugnativa dei licenziamenti stabilite dalla citata recentissima disposizione, che in sostanza prevede che a seguito della presentazione del ricorso il giudice fissi con decreto l’udienza entro quaranta giorni dal deposito dell’atto introduttivo. La sentenza, completa di motivazione, deve essere depositata in cancelleria entro i dieci giorni successivi, con evidente riduzione dei tempi processuali rispetto ai 60 giorni previsti per il deposito della sentenza motivata nel procedimento ordinario del lavoro.  La legge Fornero permette, quindi, al Giudice di decidere allo stato degli atti, basandosi sulle allegazioni delle parti.